lunedì 30 marzo 2009

é vero: facciamo scuola.

La rivista Hera ha indetto un premio letterario sulle vicende di Rennes le Chateau.
Ma il primissimo è stato promosso dalla rivista 'Indagini su Rennes le Chateau' e il vincitore ha scritto un racconto davvero intrigante.
http://www.renneslechateau.it/rennes-le-chateau.php?sezione=concorso&id=isauro

venerdì 20 marzo 2009

Morimondo - Nel nome della Dea Bianca, omnia possibilia sunt credenti

Semplicemente affascinante anche se fosse un'assoluta casualità.
Anche se fosse solo per me e per il mio vagheggiamento, ogni settembre posso godere di questo spettacolo sconosciuto.

martedì 17 marzo 2009

Farò la Guida!!!!!!!!! (forse....)

E’ incredibile come ci si ficchi nelle cose più strane per i motivi più vari.
Motivo: la noia.
Soluzione: corso sull’abbazia cistercense di Morimondo.
(Adooooro il medioevo, quindi mi ci iscrivo senza pensarci un attimo.)
Inconveniente: il corso è finalizzato alla formazione di collaboratori per le visite guidate dell’Abbazia.
Conclusione: tra poco ci saranno gli esami per avere l’abilitazione.
Risultato: confusione mentale.
Domanda: ma bisogna per forza essere cattolici per presentare con amore questo monumento? E’ davvero indispensabile attenersi alla dottrina ufficiale del Cristianesimo per spiegare ragionevolmente il complesso monacale? E perché raccontare una storia in cui è sempre l’Imperatore il cattivo e mai il Papa?
Quanto sarebbe più intrigante raccontare il legame dei monaci con i Templari alle orde di scolari annoiati fino all’inverosimile tra nomi altisonanti di Papi, Abati, e Santi che scorderanno con la stessa velocità del suono con cui sono stati pronunciati?
Quanto sarebbe più bello condurli a conoscere il Giardino dei Semplici, la creazione di una miniatura, la fabbricazione di una birra, la distillazione di un elisir, piuttosto che farli meditare davanti a Cristi massacrati?
Quanto lo sarebbe raccontandolo a chi, più curioso degli altri nonnetti di ‘Villa Serena’, starebbe volentieri ad ascoltare il significato magico del numero otto presente nella figura di due colonne; della disposizione più che geopratica, geomantica del complesso; dell’intrigante, quanto magari fortuito, gioco di luce tra le colonne nel giorno dedicato alla nascita della Vergine, l’unica donna amata da quel misogino di San Bernardo?
Sono molto indecisa se passare l’esame srotolando a memoria tutto quanto insegnatoci dai nostri validissimi (di più: eccezionali) docenti, o essere silurata mentre racconto l’allegoria alchemica dell’iniziazione di San Bernardo quando si nutre del latte di una Vergine Nera…

Comunque(vuoi mettere?), l'immagine della guida è sempre affascinante..., o no?

mercoledì 4 marzo 2009

Rinnovato il museo di Rennes-le-Château.


Ci sono persone che, come diceva Luigi Einaudi, “nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli o scoraggiarli, prodigano tutte le loro energie e investono i loro capitali per ritrarre spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi”.
E’ un pensiero che ho spesso associato a Mariano, direttore di “Indagini su Rennes le Château”, sfogliando le pagine curatissime di questa bellissima pubblicazione, ripensando soprattutto ai primissimi post pubblicati sul forum cosiddetto ‘nero’.
E credo lui sappia perfettamente a cosa mi riferisca.
Il primo marzo 2009 il rinnovato museo di Rennes le Château ha aperto i battenti ai visitatori e se oggi può vantare una veste grafica appetitosa e una documentazione rigorosa, lo deve in gran parte alla dedizione serrata del nostro direttore rivolta al suo progetto e, soprattutto, alla sua realizzazione.
Gli anni dedicati alla ricerca di documenti, articoli e foto, la loro meticolosa catalogazione salvata nei suoi appetibili archivi, i continui confronti con ricercatori di ogni paese, le critiche incassate con la stessa misura degli elogi ricevuti, lo hanno meritatamente portato ad essere, credo, ‘il’ creatore del rinnovato museo.

Grazie, sarà là ad accoglierci ad ogni nostra visita regalandoci una punta di meritato orgoglio italiano!
Beloeil, principe massone, disse: “Per poter creare qualcosa di bello è necessario amare ed essere amati”, credo che tra il Tomatis e Rennes-le-Château ci sia un grande amore. E’ stato creato qualcosa di veramente bello.

http://www.renneslechateau.it/public/forum/viewtopic.php?f=16&t=1899

martedì 3 marzo 2009

La Regola.

Lo so, mentre vi partecipavo ho spesso criticato modi, eventi e regole. A mia discolpa posso solo dire che (giuro) non avevo mai seguito un Reality Show (e non ne seguo tutt’ora) e quindi non avevo idea di come funzionassero le cose. E’ che ci sentivamo quasi tutti fortemente votati alla missione della Cerca del Graal, dimentichi di essere in realtà nelle spire delle ferree regole televisive. A distanza di quattro anni, smessa l’armatura di ‘Cavaliere’, sanate le fratture generate dai salti mortali per conciliare Reality e posto di lavoro, lenite le pene di non aver trovato un accidente, posso dire di avere una serie infinita di bei ricordi incancellabili che superano di gran lunga tutte le difficoltà incontrate, le gaffes e le inevitabili arrabbiature.
Ricordo che avevo in mente fin da subito una méta per quel gioco: Rosslyn.
Decisamente fuori dalle rotte dei viaggi compiuti fino ad allora, Rosslyn restava il miraggio dei sogni irrealizzati. Viaggio dopo viaggio, la Scozia rimaneva metodicamente esclusa dalle tappe dei cercatori tanto che, alla fine, mi convinsi che fosse il premio finale, l’irraggiungibile ciliegina sulla torta della Cerca.
Fortunatamente (visto che non vinsi io) Rosslyn fu l’ultima tappa che assegnarono alla mia squadra e per uno straordinario colpo di … ‘caso’ ci andai io.
In fondo lo avevo sempre saputo:La Regola era stata inventata per portarmi a Rosslyn!
Onestamente, credo di avere avuto più di quanto ho dato e tra le cose ricevute da questo Reality ci sono – senza retorica – alcune tra le amicizie più care.
Di tre di quei bellissimi viaggi ho tenuto un diario e di due ne è stato ricavato un riassunto ospitato ora sulle pagine del sito internet di Marisa Uberti: Due passi nel mistero.
Chi ha voglia di farci un giro le trova qui:
http://www.duepassinelmistero.com/modernicrociati.htm

http://www.duepassinelmistero.com/modernicrociati2.htm

Dalle foto scattate durante le riprese ho ricavato un collage sicuramente incompleto ma sufficiente a formare un piccolo filmato di bei ricordi. Grazie a tutti.

Carnevale a Limoux.



Dal dal 18 gennaio al 29 marzo 2009 tutti i sabati e le domeniche è festa a Limoux!

All’uscita dalle alte valli dell' Aude, a Limoux, esiste da 400 anni il carnevale più lungo al mondo. Catafottennosene alla grande del periodo della Quaresima il carnevale qui arriva fino alle soglie della Pasqua.

Folclore allo stato puro.

Lo spettatore è un elemento attivo della commedia improvvisata dai " Fécos" (musicisti); infatti non c’è un corteo in questo carnevale ma un grande spettacolo codificato dalle norme trasmesse con rigore di generazione in generazione. Il carnevale è una lunga danza ritmata dove i "Masqués" (persone mascherate) accompagnati da una musica tipicamente limouxine, passano da un caffè all'altro tra le arcate medievali di piazza della Repubblica trascinandovi in una grande baraonda festiva. Il 29 marzo la festa si concluderà con il giorno del “Giudizio di sua Maestà Carnevale”, giudizio che arriverà inevitabilmente al suo incenerimento durante la 'Notte della Blanquette', il vino simbolo della città.