L’ effetto “Smoke” è praticamente l’azione compulsiva che mi prende all’arrivo a RLC alla vista della Tour Magdala. Nell’introspettivo e bellissimo film del 1995, si vede il protagonista Auggie scattare ogni mattina alla stessa ora, una foto con l’identica inquadratura fuori dalla sua tabaccheria tra la Settima Avenue e la Terza Strada a Brooklin. La costernazione di chi viene invitato ad osservare le foto è lampante: è un doppione noioso moltiplicato all’infinito, fino a che Auggie suggerisce di soffermarsi sui particolari fino ad allora ignorati… e ti senti improvvisamente un po’ come lo stolto che guarda il dito che indica la luna. Ad un’indagine più attenta, nelle centinaia di scatti superficialmente sempre uguali, il dettaglio è sempre difforme e accende immediatamente il ricordo di ‘quel’ preciso momento: la gente che passa è differente, le vetture al semaforo cambiano, il clima muta e le stagioni si avvicendano. Una genialata. Con questo spirito riguardo spesso e volentieri le foto della Torre che ingombrano la memoria del mio PC; Lei è sempre la stessa ma, se guardi bene, c’è ottobre con la nebbia, settembre al tramonto, la canicola di agosto, le ginestre di maggio, la lavanda di luglio… Non ho mai, però, il coraggio di Auggie di mostrarle tutte ad alcuno per non vedere la stessa costernazione del film sulla faccia di chi le guarda… Stolti. E’ una collezione di attimi irripetibili, un multiplo alla Andy Warhol la cui visione è simile ma profondamente differente. Emotivamente differente.
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